CRISTO IL NOSTRO RISORTO INTERCESSORE E SIGNORE

"Perciò egli può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio, dal momento che vive sempre per intercedere per loro." (Ebrei 7:25).
Che cosa intende la scrittura quando dice che Gesù intercede per noi? Credo che questo soggetto sia così profondo e e così importante da andare oltre l'umana comprensione, tremo anche solo al parlarne. Gli studiosi della Bibbia vedono il suo significato sotto vari punti di vista. Ma nessun libro o commentario ha soddisfatto la mia ricerca. Infatti, più insegnamenti leggevo sul tema, più il tutto mi sembrava confuso.
Ma, attraverso la preghiera e la fiducia nella guida dello Spirito Santo, ho cominciato a carpire solo un po' di più su questo incredibile soggetto. Pregando semplicemente, "Signore, come può la Tua intercessione avere effetto sulla mia vita? La Tua parola dice che Tu appari davanti al padre in nome mio. Cosa vuol dire questo se applicato al mio cammino quotidiano con te? Non ho bisogno di sapere cosa hanno imparato i grandi studiosi.  Mostrami solamente una semplice verità da poter afferrare e fare mia per la mia vita".
La visione evangelica più popolare dell'intercessione di Cristo è quella di Gesù che tornato in cielo agisce da sommo sacerdote per noi. Non c'è dubbio in merito. La Bibbia dichiara chiaramente: "Infatti Cristo non è entrato in un luogo santissimo fatto da mano d’uomo, figura del vero, ma nel cielo stesso, per comparire ora alla presenza di Dio per noi” (Ebrei 9:24).
Credo che Gesù oggi interceda per preservare il Suo popolo, difendendolo dal peccato e facendolo rimanere saldo nell'amore di Dio. Non permetterà a niente, a nessuna paura, nessuna caduta temporanea, nessuna accusa da parte di Satana, di farci allontanare dal nostro Padre. In breve, Egli prega per noi nello stesso modo in cui pregò per il Suo discepolo Pietro: "Affinché la tua fede non venga meno" (Luca 22:32).
Il nostro Salvatore è vivo in gloria proprio adesso. Egli è sia Dio che uomo, con mani, piedi, occhi e capelli. Ha anche le cicatrici dei chiodi su mani e piedi e ferite sui fianchi. Lui non ha mai rigettato la Sua umanità; è ancora un uomo in gloria. E proprio in questo momento il nostro Dio e uomo eterno sta lavorando per assicurarci che nessuno rubi la pace che Lui stesso ci ha dato quando salì al cielo. Sta ministrando come nostro sommo sacerdote, attivamente coinvolto nel tenere il Suo corpo sulla terra ripieno della Sua pace. E  quando tornerà di nuovo, vorrà trovarci: "irreprensibili nella pace'' (2 Pietro 3: 14).
Possa questa Pasqua essere un giorno per celebrare che Cristo è risolto e che la Sua pace possa essere riversata su noi a motivo di questo.