DIO HA GIÀ PARLATO - Carter Conlon

Sono diversi i motivi per cui Dio rimane in silenzio, ma parlerò di qualcosa che di recente lui ha messo nel mio cuore. A volte Dio potrebbe restare in silenzio semplicemente perché ti ha già parlato! Se ci pensi, come puoi accusare Dio di stare in silenzio quando ti ha lasciato sessantasei lettere e migliaia di versi? Non serve che si ripeta. Non sei felice che il libro di Genesi non dica, “Dio disse, ‘Sia la luce. Sia la luce’”?
Se io e te fossimo stati presenti al primo giorno in cui Dio disse “Sia la luce” avremmo danzato e gioito dalle sei del mattino alle sei della sera.
Ma improvvisamente, quando inizia a fare buio, iniziamo a preoccuparci. “Oh, no, sapevo che non sarebbe durato! Sapevo che la luce sarebbe scomparsa. Forse abbiamo fatto qualcosa di male. Forse non abbiamo letto abbastanza la Parola”.
La luce svanisce, e trascorriamo le prossime dodici ore nel dolore – finché la luce non riappare, e ci rendiamo conto che quando Dio disse, “Sia la luce”, non intendeva dire che non ci sarebbe stata la notte; che non ci sarebbero stati momenti in cui non avremmo potuto vedere. Non intendeva dire che saremmo sempre stati in grado di capire tutto ciò che succede nei luoghi celesti. Tuttavia, la luce riappare sempre, e vediamo che ciò che Dio dice continua a compiersi senza che lo ridica.
Un motivo per cui Dio potrebbe stare in silenzio è perché c’è un tempo designato affinché la sua Parola si compia. Ne troviamo un esempio nella Bibbia, Giuseppe, che ricevette l’incredibile promessa che un giorno avrebbe regnato. Sarebbe stato un uomo attraverso il quale sarebbe giunta una grande provvidenza. Ma c’era un tempo stabilito per l’adempimento di quella promessa ed egli dovette seguire il piano di Dio.  
Carter Conlon si unì allo staff pastorale della Times Square Church nel 1994 sotto l’invito del pastore fondatore, David Wilkerson, e venne nominato Pastore Anziano nel 2001.