FERMATI E ASCOLTA
Mi chiedo se il Signore si stanchi mai dei figli che vanno alla Sua presenza e se mai smetta di ascoltarli. Niente è più vuoto e inconcludente di una comunicazione a senso unico. Prova ad ascoltare qualcuno per qualche ora senza riuscire a dire una parola. Ti lascia con un senso di solitudine. La persona che “si è tolta un peso dallo stomaco” se ne va sentendosi meglio, ma il povero ascoltatore se ne rimane lì insoddisfatto.
Quante volte abbiamo lasciato il Signore solo e insoddisfatto nello stanzino della preghiera? Ci affrettiamo alla Sua presenza con “gloria a Te, Gesù! Ti amo, Signore! Ecco la mia lista della spesa e delle mie infermità. Amen”. Quante volte Egli è stato pronto e ansioso di aprire il Suo cuore per parlare, quando guarda un po’, non c’era più nessuno?
Se preghiamo un’ora, parliamo per un’ora. Se preghiamo per ore, parliamo per ore. Se preghiamo tutta la notte, parliamo tutta la notte – milioni di voci che parlano e lodano. Tutta la mia vita di predicatore è stata spesa a cercare di far pregare le persone. Ora, vedo che questo non è un problema. Il vero problema è lasciare il Salvatore nello stanzino della preghiera, da solo, insoddisfatto, senza poterci dire neanche una parola.
Abbiamo lasciato quello stanzino liberando il nostro cuore di ogni peso. Gli abbiamo detto delle nostre speranze, i nostri sogni, i nostri desideri. Abbiamo lasciato quel santo luogo di preghiera con una mente soddisfatta. Eppure, il nostro Signore era ancora lì ad aspettare con trepidante attesa, desiderando di avere parte a quella comunione. Credo che il nostro Signore dica, “Sì, sì grazie per le tue lodi. Le accetto. Sono felice che hai preso del tempo per stare con Me. Ho ascoltato le tue richieste e il Padre ti concederà i desideri del tuo cuore. Ma ti prego, aspetta! Non andartene proprio ora. Ci sono delle cose che voglio condividere con te. Il Mio cuore anela di potersi aprire a te. Ho custodito le tue lacrime, ho calmato la tua mente travagliata. Ora, permettimi di parlare! Permettimi di dirti cosa c’è nel Mio cuore!
Il nostro Signore Gesù vuole parlare. Egli vuole dirci ciò che Gli spezza il cuore in questa generazione. Vuole parlare ad ogni figlio dei Suoi piani meravigliosi in serbo per tutti coloro che confidano in Lui, rivelando le Sue gloriose verità. Egli vuole donarci guida per noi stessi e aiuto nel crescere i nostri figli; soluzioni ai nostri problemi; nuovi ministeri di evangelizzazione per raggiungere i perduti; parole specifiche riguardo il nostro lavoro, le nostre carriere, le nostre case, la vita coi nostri coniugi; verità del cielo, dell’inferno e delle calamità a venire. Soprattutto, Egli vuole parlarci di quanto ci ama e si prende cura di noi.
“Ecco, io sto alla porta e busso; se qualcuno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui, e cenerò con lui ed egli con me” (Apocalisse 3:20).
Quante volte abbiamo lasciato il Signore solo e insoddisfatto nello stanzino della preghiera? Ci affrettiamo alla Sua presenza con “gloria a Te, Gesù! Ti amo, Signore! Ecco la mia lista della spesa e delle mie infermità. Amen”. Quante volte Egli è stato pronto e ansioso di aprire il Suo cuore per parlare, quando guarda un po’, non c’era più nessuno?
Se preghiamo un’ora, parliamo per un’ora. Se preghiamo per ore, parliamo per ore. Se preghiamo tutta la notte, parliamo tutta la notte – milioni di voci che parlano e lodano. Tutta la mia vita di predicatore è stata spesa a cercare di far pregare le persone. Ora, vedo che questo non è un problema. Il vero problema è lasciare il Salvatore nello stanzino della preghiera, da solo, insoddisfatto, senza poterci dire neanche una parola.
Abbiamo lasciato quello stanzino liberando il nostro cuore di ogni peso. Gli abbiamo detto delle nostre speranze, i nostri sogni, i nostri desideri. Abbiamo lasciato quel santo luogo di preghiera con una mente soddisfatta. Eppure, il nostro Signore era ancora lì ad aspettare con trepidante attesa, desiderando di avere parte a quella comunione. Credo che il nostro Signore dica, “Sì, sì grazie per le tue lodi. Le accetto. Sono felice che hai preso del tempo per stare con Me. Ho ascoltato le tue richieste e il Padre ti concederà i desideri del tuo cuore. Ma ti prego, aspetta! Non andartene proprio ora. Ci sono delle cose che voglio condividere con te. Il Mio cuore anela di potersi aprire a te. Ho custodito le tue lacrime, ho calmato la tua mente travagliata. Ora, permettimi di parlare! Permettimi di dirti cosa c’è nel Mio cuore!
Il nostro Signore Gesù vuole parlare. Egli vuole dirci ciò che Gli spezza il cuore in questa generazione. Vuole parlare ad ogni figlio dei Suoi piani meravigliosi in serbo per tutti coloro che confidano in Lui, rivelando le Sue gloriose verità. Egli vuole donarci guida per noi stessi e aiuto nel crescere i nostri figli; soluzioni ai nostri problemi; nuovi ministeri di evangelizzazione per raggiungere i perduti; parole specifiche riguardo il nostro lavoro, le nostre carriere, le nostre case, la vita coi nostri coniugi; verità del cielo, dell’inferno e delle calamità a venire. Soprattutto, Egli vuole parlarci di quanto ci ama e si prende cura di noi.
“Ecco, io sto alla porta e busso; se qualcuno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui, e cenerò con lui ed egli con me” (Apocalisse 3:20).