UNA GRANDE APOSTASIA

Oggi c’è una grande apostasia della fede e della fiducia in Dio. Paolo ci avvertì in merito: “Nessuno v'inganni in alcuna maniera, perché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia” (2 Tessalonicesi 2:3).

Nell’Antico Testamento, il Signore ci offre un esempio di cosa accade a coloro che apostatano dalla fede nella potenza di Dio in loro favore. In 2 Cronache 14, il re Asa affrontò un esercito composto da un milione di etiopi. Il re però aveva una grande fede: “Allora Asa gridò all'Eterno, il suo Dio e disse, O Eterno, non c'è nessuno all'infuori di te che possa venire in aiuto nel combattimento tra uno potente e uno che è privo di forza. Soccorrici, o Eterno, nostro Dio, perché noi ci appoggiamo su di te e andiamo contro questa moltitudine nel tuo nome. O Eterno, tu sei il nostro Dio” (2 Cronache 14:11).

Cosa accade poi? “L'Eterno colpì gli Etiopi davanti ad Asa” (14:12). Che grande fede ebbe Asa! Per anni a venire, “non ci fu più guerra fino al trentacinquesimo anno del regno di Asa” (15:19). Per anni, Asa camminò in fede davanti al Signore e ciò portò il favore di Dio su Giuda. Tutto il paese fu inondato da una grande pace e quella pace divenne una testimonianza al mondo. Presto, le persone affamate dalle nazioni vicine inondarono Giuda, perché sapevano che Asa camminava con Dio.

Allora, durante il trentaseiesimo anno del suo regno, Asa affrontò un’altra crisi. Il re d’Israele sorse contro Giuda, catturando Rama nello sforzo di interrompere ogni scambio commerciale verso e da Gerusalemme. Il piano era di far morire Giuda di fame e poterlo così soggiogare. Asa rimase completamente vulnerabile, ma stavolta non s’affidò al Signore. Invece di pregare Dio per riceverne consiglio e direzione, si rivolse al re di Siria. In cambio del suo aiuto, Asa aprì i tesori, svuotandoli di tutto l’oro e argento della nazione.

Giuda fu così liberato dal suo nemico, ma non da parte del Signore. Quella gloria andò a un esercito straniero della Siria – e la testimonianza della potenza di Dio che Giuda dava al mondo svanì. Giunse nel paese un profeta giusto, che andò da Asa con questa parola dura: “Poiché ti sei appoggiato sul re di Siria e non ti sei appoggiato sull'Eterno, il tuo Dio…L'Eterno infatti con i suoi occhi scorre avanti e indietro per tutta la terra per mostrare la sua forza verso quelli che hanno il cuore integro verso di lui. In questo tu hai agito da stolto; perciò d'ora in avanti avrai delle guerre” (16:7, 9).

Sono convinto che molti cristiani oggi siano travagliati per lo stesso motivo per cui lo era Asa. Hanno la battaglia nel cuore perché hanno scambiato la fede con l’affidamento su sé stessi. La verità però è che nessun seguace di Gesù può riporre la propria fede in un’altra fonte e non trovarsi nei guai.