LO SPIRITO DI SCORAGGIAMENTO

“Sono tutto ricurvo e abbattuto; vado in giro tutto il giorno facendo cordoglio…Sono sfinito e contuso; ruggisco per il fremito del mio cuore…Il mio cuore palpita, la mia forza mi lascia; la luce stessa dei miei occhi se n'è andata…Io sono come un sordo che non ode e come un muto che non apre bocca. Sì, sono come un uomo che non sente, e che non può rispondere con la sua bocca” (Salmo 38:6, 8, 10, 13-14).

Nel leggere questo salmo, ho immaginato Davide distrutto dalla disperazione. Forse ciò che più lo angosciava era il fatto che non riuscisse a capire perché era stato così improvvisamente abbattuto. Quest’uomo era affamato di Dio, spandeva il suo cuore ogni giorno in preghiera. Egli temeva Dio e scriveva salmi per esaltare la Sua gloria. Ma ora, nel suo stato depressivo, tutto ciò che riusciva a fare era piangere: “Signore, sono alla fine della corda e non ho idea del perché questo stia succedendo!”

Come molti cristiani scoraggiati, Davide cercava di capire perché si sentisse tanto vuoto e spezzato nello spirito. Probabilmente rivisse ogni fallimento, peccato e azione stolta della sua vita e pensò, “Oh, Signore, forse le mie azioni avventate mi hanno lasciato talmente ferito da essere al di là di ogni speranza?”

Alla fine, Davide giunse alla conclusione che Dio lo stesse castigando. Egli gridò, “ O Eterno, non sgridarmi nella tua indignazione, e non punirmi nella tua ira” (verso 1).

Lasciami evidenziare che Davide non sta scrivendo soltanto della propria condizione in questo salmo. Sta descrivendo qualcosa che tutti coloro che amano fedelmente Gesù vivono nella loro vita – essere sotto l’attacco di uno spirito fastidioso di scoraggiamento, che viene direttamente dalle viscere dell’inferno. Nessun cristiano se lo chiama, né il Signore lo manda, e un tale attacco solitamente non ha niente a che fare con un peccato specifico o un fallimento del credente.

Molto semplicemente, lo spirito di scoraggiamento è l’arma più potente di Satana contro gli eletti di Dio. Molto spesso, egli lo usa per cercare di convincerci che abbiamo richiamato l’ira divina su di noi per non essere stati all’altezza dei Suoi santi standard. Ma l’apostolo Paolo ci esorta a non cadere preda delle trappole del diavolo: “Affinché non siamo sopraffatti da Satana, perché noi non ignoriamo le sue macchinazioni” (2 Corinzi 2:11).