CORAGGIOSI PER DIO by Jim Cymbala

“Davide diventava sempre più grande, e il Signore degli eserciti era con lui” (1 Cronache 11:9).

Il potente guerriero di 1 Cronache 11 aiutò Davide a conquistare una nuova capitale per il suo regno, così ci dice la storia nei versi 4-9. La moderna nazione di Israele ha fatto una grande celebrazione per i 3000 anni della nascita di Gerusalemme, come centro della vita Giudaica.

E non costò poco. I Gebusei che vivevano a Gerusalemme risposero piattamente a Davide: "Non ce la farete. Questa è una città fortificata e non riuscirete ad entrare". Infatti, in 2 Samuele sono riportati i loro insulti: “Tu non entrerai qua; perché i ciechi e gli zoppi ti respingeranno!”


Ed è cosi ad ogni nostro tentativo di fare qualcosa di significante per Dio. Non è mai semplice. Ogni qualvolta Dio suscita in noi la Sua volontà di stabilire il Suo regno in un nuovo posto, per certo il nemico riderà di noi. Il diavolo tenta sempre di convincerci che questa volta lo abbiamo contrastato troppo e che presto verremo umiliati.

Ma Davide ed i suoi guerrieri non si fermarono. Non avrebbero mai fatto marcia indietro. Infatti, Davide fece un'offerta inusuale: “Chiunque batterà per primo i Gebusei, sarà capo e principe” (1 Cronache 11:6). Questo voleva dire essere il primo a salire contro dei soldati ben armati disposti in cima a pareti spesse, in attesa di lanciar loro addosso frecce e pietre. Ioab, il giovane nipote di Davide, colse l'occasione per fare il suo exploit. Irruppe nella città per primo e divenne il generale capo per gli anni a seguire.

Non è così che scegliamo i nostri conduttori nella chiesa di oggi, vero? Lo facciamo con i curricula, l'anzianità, le foto, l'istruzione e un'altra mezza dozzina di criteri umani. Diversamente, Davide guardò al coraggio ed all'audacia sul campo di battaglia reale.

Se siamo coraggiosi abbastanza da passare all'attacco spirituale, ad essere uomini e donne potenti di preghiera e fede, non c'è limite a ciò che Dio può compiere attraverso di noi.

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Jim Cymbala fondò la Brooklyn Tabernacle con meno di venti membri in un piccolo edificio situato in una zona molto difficile della città. Originario di Brooklyn, è un vecchio amico di David e Gary Wilkerson e assiduo relatore alle conferenze della Expect Church Leadership sponsorizzate dalla World Challenge in tutto il mondo.