EZECHIA – L’UOMO CHE HA RAGGIRATO LA MORTE!

“In quel tempo Ezechia si ammalò mortalmente. Il profeta Isaia, figlio di Amots, si recò da lui e gli disse: «Così parla l'Eterno: Metti in ordine la tua casa, perché morirai e non guarirai». Ezechia allora…pregò l'Eterno” (Isaia 38:1-2).

Egli era un re che cavalcava l’onda della vittoria,
liberato miracolosamente da Dio
fu in salute e rinomato
quando la malattia lo colpì,
portandolo al punto di morire.
Il profeta lo avvisò
“Preparati a morire
È finita per te”.
Ma il re amava la vita,
e volgendo la faccia verso il muro
gridò, e invocò l’Eterno
per ricevere nuova vita.
Dio ascoltò e gli diede altri quindici anni.
Ma come dovrebbe vivere un uomo
Che ha vinto la morte?
Come molti che sopravvivono
A una chiamata improvvisa della morte.
Non dovrebbe costui vivere ogni giorno grato,
donandosi umilmente a Dio e all’umanità?
Ma la via della carne non è così.
Il re iniziò a gloriarsi nella sua degnità,
affondò nel fango del materialismo,
esibendo i suoi tesori davanti agli stranieri.
Un secondo messaggio del profeta risuonò
Di giudizio sulla sua progenie
A motivo dell’orgoglio e dell’ingratitudine.
E quanti oggi hanno ricevuto nuova vita
Soltanto per spendere gli anni dati loro in prestito
In un’egoista ricerca di cose
Che non hanno valore?
L’eternità rivelerà
Che sarebbe stato meglio
Per alcuni morire
Piuttosto che raggirare la morte.