IL SIGNORE PROMETTE DI RISTORARE
È vero che il re Davide pagò delle gravi conseguenze per il suo peccato; infatti, profetizzò giudizio a sé stesso. Disse al profeta Natan che il ricco che aveva rubato l’agnella del povero avrebbe dovuto restituire quattro volte tanto (cfr. 2 Samuele 12:5-6). E fu proprio ciò che accadde nella vita di Davide: il bambino che Bath-Sceba diede alla luce morì in pochi giorni e tre degli altri figli di Davide – Ammon, Absalom e Adonija – ebbero morti tragiche e precoci. Dunque, Davide davvero pagò per il suo peccato con quattro dei suoi agnelli.
Tuttavia, la Bibbia mostra chiaramente che ogniqualvolta ci rivolgiamo al Signore con un ravvedimento genuino e sincero, Dio risponde portando una riconciliazione e un ristoro assoluto. Non dobbiamo fare la fine di Saul, che discese nella pazzia e nel terrore. Né dobbiamo “svanire” dalla vita, restando a guardare in quieta vergogna finché il Signore non ci porta a casa. Al contrario, il profeta Gioele ci assicura che Dio interviene immediatamente quando ci rivolgiamo a lui: “Stracciate il vostro cuore…e tornate all'Eterno, il vostro Dio, perché egli è misericordioso e pieno di compassione, lento all'ira e di grande benignità, e si pente del male mandato” (Gioele 2:13).
Sorprendentemente, Dio poi ci dona un’incredibile promessa: “Vi compenserò delle annate che hanno divorato la cavalletta…E voi mangerete in abbondanza e sarete saziati, e loderete il nome dell'Eterno, il vostro Dio, che per voi ha fatto meraviglie, e il mio popolo non sarà mai più coperto di vergogna” (Gioele 2:25-26). Il Signore promette di ristorare ogni cosa.
Sappi che quando questa profezia fu data, Dio aveva già pronunciato un giudizio contro Israele, ma il popolo si ravvide e Dio disse, “Ora compirò cose meravigliose per voi. Ristorerò tutto ciò che il diavolo ha rubato”.
Amato, le tenere compassioni di Dio consentono persino al peggiore dei peccatori di dire, “Non sono un drogato. Non sono un alcolizzato. Non sono un adultero. Sono un figlio del Dio vivente, con ogni diritto di avere il paradiso nella mia anima. Non vivo più sotto la condanna, perché il mio passato mi è completamente alle spalle. E non devo più pagare per i miei peccati passati, perché Gesù ha pagato il prezzo per me. Inoltre, Egli ha detto che ristorerà ogni cosa nella mia vita”.
Tuttavia, la Bibbia mostra chiaramente che ogniqualvolta ci rivolgiamo al Signore con un ravvedimento genuino e sincero, Dio risponde portando una riconciliazione e un ristoro assoluto. Non dobbiamo fare la fine di Saul, che discese nella pazzia e nel terrore. Né dobbiamo “svanire” dalla vita, restando a guardare in quieta vergogna finché il Signore non ci porta a casa. Al contrario, il profeta Gioele ci assicura che Dio interviene immediatamente quando ci rivolgiamo a lui: “Stracciate il vostro cuore…e tornate all'Eterno, il vostro Dio, perché egli è misericordioso e pieno di compassione, lento all'ira e di grande benignità, e si pente del male mandato” (Gioele 2:13).
Sorprendentemente, Dio poi ci dona un’incredibile promessa: “Vi compenserò delle annate che hanno divorato la cavalletta…E voi mangerete in abbondanza e sarete saziati, e loderete il nome dell'Eterno, il vostro Dio, che per voi ha fatto meraviglie, e il mio popolo non sarà mai più coperto di vergogna” (Gioele 2:25-26). Il Signore promette di ristorare ogni cosa.
Sappi che quando questa profezia fu data, Dio aveva già pronunciato un giudizio contro Israele, ma il popolo si ravvide e Dio disse, “Ora compirò cose meravigliose per voi. Ristorerò tutto ciò che il diavolo ha rubato”.
Amato, le tenere compassioni di Dio consentono persino al peggiore dei peccatori di dire, “Non sono un drogato. Non sono un alcolizzato. Non sono un adultero. Sono un figlio del Dio vivente, con ogni diritto di avere il paradiso nella mia anima. Non vivo più sotto la condanna, perché il mio passato mi è completamente alle spalle. E non devo più pagare per i miei peccati passati, perché Gesù ha pagato il prezzo per me. Inoltre, Egli ha detto che ristorerà ogni cosa nella mia vita”.