TUTTI I GIORNI DELLA MIA VITA
L’Antico Testamento è pieno di tipi e ombre delle verità del Nuovo. Ogni volta che ho difficoltà a cercare di capire una verità del Nuovo Testamento, mi rivolgo alle sue anticipazioni dall’Antico. In effetti, credo che ogni singolo episodio o storia dell’Antico Testamento sia pieno di verità mature per i credenti del Nuovo Testamento.
Un esempio del genere è il passo che riguarda Mosè e il pruno ardente. Credo che questa particolare storia sia piena di verità profonde del Nuovo Testamento riguardo la santità.
Mentre Mosè era solo sul Monte Horeb a pascolare le pecore di suo suocero, all’improvviso una strana visione catturò il suo sguardo: un pruno bruciava luminosamente, come se stesse ardendo, ma non si consumava!
Mosè decise di accostarsi per guardare più da vicino e mentre lo faceva, Dio lo chiamò dal pruno: “Mosè disse: «Ora mi sposterò per vedere questo grandioso spettacolo: perché mai il roveto non si consuma!». Or l'Eterno vide che egli si era spostato per vedere, e DIO lo chiamò di mezzo al roveto” (Esodo 3:3-4).
Quel pruno stava bruciando senza consumarsi perché Dio era presente in esso. Era la rappresentazione visiva della santità di Dio. Infatti, ovunque Egli sia presente, quel luogo è santo.
Il Nuovo Testamento ci dice che siamo chiamati ad essere santi “come Dio è santo”.
Un esempio del genere è il passo che riguarda Mosè e il pruno ardente. Credo che questa particolare storia sia piena di verità profonde del Nuovo Testamento riguardo la santità.
Mentre Mosè era solo sul Monte Horeb a pascolare le pecore di suo suocero, all’improvviso una strana visione catturò il suo sguardo: un pruno bruciava luminosamente, come se stesse ardendo, ma non si consumava!
Mosè decise di accostarsi per guardare più da vicino e mentre lo faceva, Dio lo chiamò dal pruno: “Mosè disse: «Ora mi sposterò per vedere questo grandioso spettacolo: perché mai il roveto non si consuma!». Or l'Eterno vide che egli si era spostato per vedere, e DIO lo chiamò di mezzo al roveto” (Esodo 3:3-4).
Quel pruno stava bruciando senza consumarsi perché Dio era presente in esso. Era la rappresentazione visiva della santità di Dio. Infatti, ovunque Egli sia presente, quel luogo è santo.
Il Nuovo Testamento ci dice che siamo chiamati ad essere santi “come Dio è santo”.
- “Ma come colui che vi ha chiamati è santo, voi pure siate santi in tutta la vostra condotta, poiché sta scritto: Siate santi, perché io sono santo” (1 Pietro 1:15-16). In altre parole, “è scritto, registrato, stabilito una volta per tutte: Dobbiamo essere santi, perché il nostro Dio è santo”.
- “Dio infatti non ci ha chiamati all'impurità, ma alla santificazione” (1 Tessalonicesi 1:5-16). Dio non ci ha chiamato soltanto alla salvezza, o al cielo, o a ricevere il Suo perdono. Piuttosto, queste cose sono benefici dell’unica nostra vera chiamata, che è quella di essere santi come Lui è santo.