FALLO ANCORA!
Quando Israele attraversò il Mar Rosso, il popolo cantò lodi a Dio per la potente liberazione che Egli aveva provveduto. Si saranno detti l’un l’altro: “Non potrebbe esistere miracolo più grande di questo! Nessun’altra generazione in tutta la storia futura potrà mai testimoniare di una dimostrazione tanto forte della potenza di Dio – e in modo tanto visibile”.
Davide riguardò alla liberazione miracolosa di Israele al Mar Rosso e disse: “Venite e ammirate ciò che Dio ha fatto; egli è tremendo nelle sue opere verso i figli degli uomini. Egli cambiò il mare in terra asciutta; il suo popolo passò il fiume a piedi asciutti, rallegriamoci dunque in lui” (Salmo 66:5-6).
A Israele fu comandato di raccontare ad ogni generazione a venire della grande potenza divina che opera miracoli in suo favore. Dovevano usare la loro liberazione al Mar Rosso come esempio, “racconteremo alla generazione futura le lodi dell'Eterno, la sua potenza e le meraviglie che egli ha fatto” (Salmo 78:4).
Come figlio, Davide avrà ascoltato affascinato la storia raccontata di volta in volta. Ora Davide raccontava la stessa storia ai suoi figli: “Sapete che Dio vive perché condusse i nostri padri attraverso il Mar Rosso sulla terra asciutta. Ora, raccontatelo ai vostri figli e ai vostri nipoti!” Ed essi lo fecero.
Non era sufficiente parlare soltanto di ciò che Dio aveva fatto in un passato remoto. Il salmista voleva vedere Dio liberare il Suo popolo adesso: “Abbiamo udito con le nostre orecchie, i nostri padri ci hanno raccontato l'opera che tu hai compiuta ai loro giorni, nei tempi antichi. Tu per stabilirli con la tua mano hai spodestato le nazioni, hai sradicato dei popoli per far posto a loro” (Salmo 44:1-2).
Il salmista qui sta dicendo: “Signore, per tutta la vita ho ascoltato di ciò che hai fatto in passato, di quanto queste scene incredibili della Tua gloria fossero visibilmente manifeste ai miei padri. I miei figli hanno udito di ciò, ed ora l’udranno i miei nipoti”.
Il salmista poi esplode: “Sei Tu il mio Re, o Dio, che decidi le vittorie per Giacobbe” (verso 4). In altre parole: “Ma, Dio, Tu sei anche il mio Re. Compi queste cosa ancora per il Tuo popolo!”
Mentre questo salmo veniva scritto, Israele si trovava in un periodo di grande prova. Il popolo di Dio affrontava una grande crisi ed aveva bisogno di una liberazione presente. Così il salmista andò al Signore con forti motivazioni, gridando al Signore: “Oh, Signore, i Tuoi figli al Mar Rosso avranno forse pensato che non ci sarebbe più stata una crisi del genere. Abbiamo bisogno di una manifestazione potente del Tuo forte braccio steso che libera. Signore, fallo ancora oggi!”
Davide riguardò alla liberazione miracolosa di Israele al Mar Rosso e disse: “Venite e ammirate ciò che Dio ha fatto; egli è tremendo nelle sue opere verso i figli degli uomini. Egli cambiò il mare in terra asciutta; il suo popolo passò il fiume a piedi asciutti, rallegriamoci dunque in lui” (Salmo 66:5-6).
A Israele fu comandato di raccontare ad ogni generazione a venire della grande potenza divina che opera miracoli in suo favore. Dovevano usare la loro liberazione al Mar Rosso come esempio, “racconteremo alla generazione futura le lodi dell'Eterno, la sua potenza e le meraviglie che egli ha fatto” (Salmo 78:4).
Come figlio, Davide avrà ascoltato affascinato la storia raccontata di volta in volta. Ora Davide raccontava la stessa storia ai suoi figli: “Sapete che Dio vive perché condusse i nostri padri attraverso il Mar Rosso sulla terra asciutta. Ora, raccontatelo ai vostri figli e ai vostri nipoti!” Ed essi lo fecero.
Non era sufficiente parlare soltanto di ciò che Dio aveva fatto in un passato remoto. Il salmista voleva vedere Dio liberare il Suo popolo adesso: “Abbiamo udito con le nostre orecchie, i nostri padri ci hanno raccontato l'opera che tu hai compiuta ai loro giorni, nei tempi antichi. Tu per stabilirli con la tua mano hai spodestato le nazioni, hai sradicato dei popoli per far posto a loro” (Salmo 44:1-2).
Il salmista qui sta dicendo: “Signore, per tutta la vita ho ascoltato di ciò che hai fatto in passato, di quanto queste scene incredibili della Tua gloria fossero visibilmente manifeste ai miei padri. I miei figli hanno udito di ciò, ed ora l’udranno i miei nipoti”.
Il salmista poi esplode: “Sei Tu il mio Re, o Dio, che decidi le vittorie per Giacobbe” (verso 4). In altre parole: “Ma, Dio, Tu sei anche il mio Re. Compi queste cosa ancora per il Tuo popolo!”
Mentre questo salmo veniva scritto, Israele si trovava in un periodo di grande prova. Il popolo di Dio affrontava una grande crisi ed aveva bisogno di una liberazione presente. Così il salmista andò al Signore con forti motivazioni, gridando al Signore: “Oh, Signore, i Tuoi figli al Mar Rosso avranno forse pensato che non ci sarebbe più stata una crisi del genere. Abbiamo bisogno di una manifestazione potente del Tuo forte braccio steso che libera. Signore, fallo ancora oggi!”