GESÙ SAPEVA COSA C’ERA NEI LORO CUORI
I discepoli non avevano idea di ciò che ci fosse nel loro cuore ma Gesù sì, ed Egli li condusse nel luogo della prova dove tutto venne alla luce. Egli disse ai dodici di salire sulla barca e attraversare il mare, sapendo benissimo che presto sarebbero stati avvolti da una tempesta.
Ora, questi uomini pensavano di essere seguaci fiduciosi del loro Maestro. Dopo tutto, avevano visto le folle sfamate da pochi pani e pochi pesci. Così, nel salire sulla barca, probabilmente pensarono che non avrebbero mai più dubitato di Gesù.
Una cosa è vedere la potenza operante miracoli nella vita del tuo pastore e un’altra è sperimentarla per te stesso. Ora, mentre i venti iniziarono a soffiare e le onde si alzavano, iniziò la prova dei discepoli. Presto la barca si riempì d’acqua e gli uomini iniziarono a remare il più velocemente possibile. In pochi minuti, tuttavia, sapevano che la loro barca stava per affondare.
Ascolta cosa emerse dal cuore di questi uomini nel loro momento di prova: “Signore, non T’importa che stiamo per morire? Stiamo affondando! Aiutaci, Gesù. Sei Dio oppure no? Non Ti preoccupi per noi?”
I discepoli stessi di Gesù Lo tentarono! Infatti, proferirono a Gesù quasi le stesse parole che gli Israeliti usarono con Mosè: “Avevano tentato l'Eterno, dicendo: È l'Eterno in mezzo a noi, o no?” (esodo 17:7).
A
d ogni modo, Gesù sapeva quello che faceva. Avrebbe potuto comandare ai venti e allo onde di cessare molto prima di quanto non lo fecero. Questa potenza era sempre presente in Lui. Ma, piuttosto, permise che i Suoi discepoli venissero provati in una situazione letteralmente di vita o di morte.
“Quando fu sera, i suoi discepoli discesero al mare. E, montati in barca, si diressero all'altra riva del mare, verso Capernaum; era ormai buio e Gesù non era ancora venuto da loro. Il mare era agitato, perché soffiava un forte vento…videro Gesù che camminava sul mare…ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non temete!». Essi dunque volentieri lo ricevettero nella barca, e subito la barca approdò là dove essi erano diretti” (Giovanni 6:16-21).
Ora, questi uomini pensavano di essere seguaci fiduciosi del loro Maestro. Dopo tutto, avevano visto le folle sfamate da pochi pani e pochi pesci. Così, nel salire sulla barca, probabilmente pensarono che non avrebbero mai più dubitato di Gesù.
Una cosa è vedere la potenza operante miracoli nella vita del tuo pastore e un’altra è sperimentarla per te stesso. Ora, mentre i venti iniziarono a soffiare e le onde si alzavano, iniziò la prova dei discepoli. Presto la barca si riempì d’acqua e gli uomini iniziarono a remare il più velocemente possibile. In pochi minuti, tuttavia, sapevano che la loro barca stava per affondare.
Ascolta cosa emerse dal cuore di questi uomini nel loro momento di prova: “Signore, non T’importa che stiamo per morire? Stiamo affondando! Aiutaci, Gesù. Sei Dio oppure no? Non Ti preoccupi per noi?”
I discepoli stessi di Gesù Lo tentarono! Infatti, proferirono a Gesù quasi le stesse parole che gli Israeliti usarono con Mosè: “Avevano tentato l'Eterno, dicendo: È l'Eterno in mezzo a noi, o no?” (esodo 17:7).
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d ogni modo, Gesù sapeva quello che faceva. Avrebbe potuto comandare ai venti e allo onde di cessare molto prima di quanto non lo fecero. Questa potenza era sempre presente in Lui. Ma, piuttosto, permise che i Suoi discepoli venissero provati in una situazione letteralmente di vita o di morte.
“Quando fu sera, i suoi discepoli discesero al mare. E, montati in barca, si diressero all'altra riva del mare, verso Capernaum; era ormai buio e Gesù non era ancora venuto da loro. Il mare era agitato, perché soffiava un forte vento…videro Gesù che camminava sul mare…ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non temete!». Essi dunque volentieri lo ricevettero nella barca, e subito la barca approdò là dove essi erano diretti” (Giovanni 6:16-21).