L’AMICO DEI PECCATORI

In Luca 7 leggiamo la storia di un fariseo chiamato Simone, il quale invitò Gesù a casa sua. Non sono sicuro del perché qualunque fariseo avrebbe invitato Gesù a cena, o il perché avrebbero mai consentito ad altri uomini rigorosamente religiosi di mangiare con loro. Una ragione plausibile a questo invito è che Simone e i suoi amici volessero determinare se Gesù fosse un profeta oppure, in realtà, screditarlo in quanto tale. Il passo rende chiaro che Simone conoscesse la reputazione di Gesù come di un profeta (Luca 7:39).

La Scrittura non ci dice di cosa stesse discutendo questo gruppo di persone a tavola, ma possiamo dedurre che la discussione vertesse sulla teologia. I farisei erano specializzati in materia, ed essi avevano tentato di trarre Gesù in inganno in altre occasioni con domande stravaganti. Ma Cristo conosceva quello che c’era nei cuori di questi uomini, e subito si palesò. L’episodio seguente che leggiamo parla di una donna di strada, “che era una peccatrice”, irrompere sulla scena. La scrittura ci dice che Gesù si volse  “verso la donna” (Luca 7:44). Qui vedo Gesù che ci mostra su cosa dovremmo concentrarci: non sulla falsa religione, non su falsi insegnanti, ma sui peccatori.

Distogliendo lo sguardo da Simone e dai suoi ospiti, Gesù si voltò verso la donna e disse, “Perciò ti dico che i suoi molti peccati le sono perdonati, perché ha molto amato…La tua fede ti ha salvata; va' in pace!” (7:47, 50). Gesù stava qui rivelando il motivo per cui venne: per essere amico e ristorare il caduto, colui che non ha amici, colui che è sopraffatto dal peccato. Ed oggi Egli ci sta dicendo, “Questo è tutto ciò di cui tratta il ministero”.

Allo stesso modo, dice l’apostolo Paolo, questo è quello che dovrebbe essere il nostro obiettivo. Non dobbiamo giudicare una persona che è caduta, ma cercare di ristorarla e rimuovere il suo castigo. In realtà, Egli rese questo episodio il test della vera spiritualità: una prontezza a ristorare colui che è caduto. “Fratelli, se uno è sorpreso in qualche fallo, voi che siete spirituali, rialzatelo con spirito di mansuetudine. Ma bada bene a te stesso, affinché non sii tentato anche tu” (Galati 6:1). Poi Paolo aggiunge prontamente queste istruzioni sulla via di Cristo: “Portate i pesi gli uni degli altri, e così adempirete la legge di Cristo” (6:2). Qual è la legge di Cristo? È l’amore: “Vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, anche voi amatevi gli uni gli altri” (Giovanni 13:34).