DOVE TI TROVI
In Esodo 33, Mosè non sapeva che Dio stesse per portarlo in una rivelazione maggiore della Sua gloria e natura. Questa rivelazione sarebbe andata molto al di là dell'amicizia, oltre l'intimità, ed è una rivelazione che Dio vuole che tutto il Suo popolo ferito conosca.
Il Signore disse a Mosè che gli avrebbe mostrato la Sua gloria: "Io farò passare davanti a te tutta la mia bontà e proclamerò il nome dell'Eterno davanti a te" (Esodo 33:19). Poi disse, "Tu non puoi vedere la mia faccia, perché nessun uomo mi può vedere e vivere...[Ma] ecco un luogo vicino a me; tu starai sulla roccia; e mentre passerà la mia gloria, io ti metterò in una fenditura della roccia e ti coprirò con la mia mano, finché io sia passato" (Esodo 33:20-22).
Il termine ebraico per gloria in questo passo significa "me stesso". Dio stava dicendo a Mosè, "Io stesso passerò vicino a te". Un'altra traduzione lo rende in questo modo: "Ti nasconderò nella fenditura della roccia, e ti proteggerò con la potenza della mia protezione finché io sia passato".
Questo è ciò che l'apostolo Paolo intende quando dice che siamo "nascosti con Cristo". Quando falliamo davanti a Dio - quando pecchiamo gravemente contro la luce - non dobbiamo indugiare in quella condizione di caduta. Piuttosto, dobbiamo correre velocemente a Gesù, per essere nascosti nella Roccia. Paolo scrive, "...I nostri padri...tutti bevvero la medesima bevanda spirituale, perché bevevano dalla roccia spirituale che li seguiva; or quella roccia era Cristo" (1 Corinzi 10:1,4).
Qual era la grande rivelazione che Dio diede a Mosè su Sé stesso? Qual è la verità che Lo riguarda e che dobbiamo santificare nei nostri cuori? E' questa:
"L'Eterno disse a Mosè: "...Sii pronto al mattino e sali al mattino sul monte Sinai...Allora l'Eterno discese nella nuvola e si fermò là vicino a lui, e proclamò il nome dell'Eterno. E l'Eterno passò davanti a lui e gridò:"l'Eterno, l'Eterno Dio, misericordioso e pietoso, lento all'ira, ricco in benignità e fedeltà, che usa misericordia a migliaia, che perdona l'iniquità, la trasgressione e il peccato, ma non lascia il colpevole impunito" (Esodo 34:1, 2 e 5-7).
Qui troviamo la rivelazione maggiore, l'immagine completa di chi Dio è. Il Signore disse a Mosè, "Sali su questo monte al mattino. Ti darò una speranza che ti sosterrà. Ti mostrerò il mio cuore come non l'hai mai visto prima". Cos'era la "gloria" che Mosè supplicò al Signore di vedere?
Ecco la gloria: un Dio "misericordioso e pietoso, lento all'ira, ricco in benignità e fedeltà, che usa misericordia a migliaia, che perdona l'iniquità, la trasgressione e il peccato ma non lascia il colevole impunito".
Cristo è la piena espressione di tale gloria. Infatti, tutto ciò che è nel Padre, è incarnato nel Figlio. E Gesù fu mandato sulla terra per portare quella gloria a noi.
Il Signore disse a Mosè che gli avrebbe mostrato la Sua gloria: "Io farò passare davanti a te tutta la mia bontà e proclamerò il nome dell'Eterno davanti a te" (Esodo 33:19). Poi disse, "Tu non puoi vedere la mia faccia, perché nessun uomo mi può vedere e vivere...[Ma] ecco un luogo vicino a me; tu starai sulla roccia; e mentre passerà la mia gloria, io ti metterò in una fenditura della roccia e ti coprirò con la mia mano, finché io sia passato" (Esodo 33:20-22).
Il termine ebraico per gloria in questo passo significa "me stesso". Dio stava dicendo a Mosè, "Io stesso passerò vicino a te". Un'altra traduzione lo rende in questo modo: "Ti nasconderò nella fenditura della roccia, e ti proteggerò con la potenza della mia protezione finché io sia passato".
Questo è ciò che l'apostolo Paolo intende quando dice che siamo "nascosti con Cristo". Quando falliamo davanti a Dio - quando pecchiamo gravemente contro la luce - non dobbiamo indugiare in quella condizione di caduta. Piuttosto, dobbiamo correre velocemente a Gesù, per essere nascosti nella Roccia. Paolo scrive, "...I nostri padri...tutti bevvero la medesima bevanda spirituale, perché bevevano dalla roccia spirituale che li seguiva; or quella roccia era Cristo" (1 Corinzi 10:1,4).
Qual era la grande rivelazione che Dio diede a Mosè su Sé stesso? Qual è la verità che Lo riguarda e che dobbiamo santificare nei nostri cuori? E' questa:
"L'Eterno disse a Mosè: "...Sii pronto al mattino e sali al mattino sul monte Sinai...Allora l'Eterno discese nella nuvola e si fermò là vicino a lui, e proclamò il nome dell'Eterno. E l'Eterno passò davanti a lui e gridò:"l'Eterno, l'Eterno Dio, misericordioso e pietoso, lento all'ira, ricco in benignità e fedeltà, che usa misericordia a migliaia, che perdona l'iniquità, la trasgressione e il peccato, ma non lascia il colpevole impunito" (Esodo 34:1, 2 e 5-7).
Qui troviamo la rivelazione maggiore, l'immagine completa di chi Dio è. Il Signore disse a Mosè, "Sali su questo monte al mattino. Ti darò una speranza che ti sosterrà. Ti mostrerò il mio cuore come non l'hai mai visto prima". Cos'era la "gloria" che Mosè supplicò al Signore di vedere?
Ecco la gloria: un Dio "misericordioso e pietoso, lento all'ira, ricco in benignità e fedeltà, che usa misericordia a migliaia, che perdona l'iniquità, la trasgressione e il peccato ma non lascia il colevole impunito".
Cristo è la piena espressione di tale gloria. Infatti, tutto ciò che è nel Padre, è incarnato nel Figlio. E Gesù fu mandato sulla terra per portare quella gloria a noi.