IL RIMEDIO DI CRISTO ALLA PAURA by Gary Wilkerson
Molti nella chiesa oggi vivono come se avessero accettato la sconfitta. I loro pensieri sono dominati dal dubbio invece che dalla fede e vivono con i soliti vizi peccaminosi. Tengono la fede per loro stessi, pensando che se sono così in conflitto, come potrebbero mai aiutare qualcun altro? È così la vita cristiana senza la potenza della resurrezione.
In realtà, così sembravano le vite dei discepoli dopo la resurrezione. Quindi, quale fu la prima cosa che Gesù fece dopo la resurrezione? Si occupò della paura dei Suoi seguaci: “Ora, la sera di quello stesso giorno, il primo della settimana, mentre le porte del luogo dove erano radunati i discepoli erano serrate per paura dei Giudei, Gesù venne e si presentò là in mezzo, e disse loro: «Pace a voi!»” (Giovanni 20:19).
I discepoli si erano letteralmente chiusi dentro, timorosi del mondo esterno. Temevano lo scherno, la derisione, la persecuzione, persino la possibilità di una morte come quella che visse Gesù. Cristo invece passò quelle mura per andare incontro alla loro paura, e le Sue prime parole furono, “Pace a voi” (cfr. 20:19, 21). Cristo non li rimproverò né li giudico per la loro paura; piuttosto, andò incontro al loro bisogno più profondo.
La stessa cosa accadde circa una settimana dopo. Ancora, i discepoli si erano rinchiusi nella paura e Gesù arrivò per portare pace: “Otto giorni dopo, i discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro. Gesù venne a porte serrate, si presentò in mezzo a loro e disse: Pace a voi!” (20:26).
A volte Gesù deve ripeterci delle cose più di una volta. Nonostante ciò, non giudicò i discepoli per la loro paura, ma mostrò loro pazienza. Nei primi giorni di quella settimana, Tommaso aveva espresso la sua incredulità e ora Gesù lo invita ad esaminare le Sue cicatrici per rimuovere ogni dubbio. “Allora Tommaso rispose e gli disse: «Signor mio e Dio mio!»” (20:28).
Nella risposta di Tommaso, vediamo il rimedio di Cristo alle nostre paure: credere! Gesù lo proclama alla Sua chiesa, e la Sua Chiesa la proclama ogni settimana a tutti coloro che ne varcano la soglia: “Pace sia a voi. Non temere. Credi in Lui”.
In realtà, così sembravano le vite dei discepoli dopo la resurrezione. Quindi, quale fu la prima cosa che Gesù fece dopo la resurrezione? Si occupò della paura dei Suoi seguaci: “Ora, la sera di quello stesso giorno, il primo della settimana, mentre le porte del luogo dove erano radunati i discepoli erano serrate per paura dei Giudei, Gesù venne e si presentò là in mezzo, e disse loro: «Pace a voi!»” (Giovanni 20:19).
I discepoli si erano letteralmente chiusi dentro, timorosi del mondo esterno. Temevano lo scherno, la derisione, la persecuzione, persino la possibilità di una morte come quella che visse Gesù. Cristo invece passò quelle mura per andare incontro alla loro paura, e le Sue prime parole furono, “Pace a voi” (cfr. 20:19, 21). Cristo non li rimproverò né li giudico per la loro paura; piuttosto, andò incontro al loro bisogno più profondo.
La stessa cosa accadde circa una settimana dopo. Ancora, i discepoli si erano rinchiusi nella paura e Gesù arrivò per portare pace: “Otto giorni dopo, i discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro. Gesù venne a porte serrate, si presentò in mezzo a loro e disse: Pace a voi!” (20:26).
A volte Gesù deve ripeterci delle cose più di una volta. Nonostante ciò, non giudicò i discepoli per la loro paura, ma mostrò loro pazienza. Nei primi giorni di quella settimana, Tommaso aveva espresso la sua incredulità e ora Gesù lo invita ad esaminare le Sue cicatrici per rimuovere ogni dubbio. “Allora Tommaso rispose e gli disse: «Signor mio e Dio mio!»” (20:28).
Nella risposta di Tommaso, vediamo il rimedio di Cristo alle nostre paure: credere! Gesù lo proclama alla Sua chiesa, e la Sua Chiesa la proclama ogni settimana a tutti coloro che ne varcano la soglia: “Pace sia a voi. Non temere. Credi in Lui”.