I SEMINATORI DEGLI ULTIMI TEMPI
Il Signore avrà un grande esercito di seminatori volenterosi negli ultimi giorni!
“ E colui che aveva ricevuto i cinque talenti si fece avanti e ne presentò altri cinque, dicendo: "Signore, tu mi affidasti cinque talenti; ecco, con quelli ne ho guadagnati altri cinque". E il suo signore gli disse: "Bene, buono e fedele servo; tu sei stato fedele in poca cosa; io ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo signore". Poi venne anche colui che aveva ricevuto i due talenti e disse: "Signore, tu mi affidasti due talenti; ecco, con quelli ne ho guadagnati altri due". Il suo signore gli disse: "Bene, buono e fedele servo; tu sei stato fedele in poca cosa; io ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo signore" (Matteo 25:20-23).
Ho intenzione di dimostrarti che la vera Chiesa di Gesù Cristo non sorgerà piagnucolando! Non sarà distrutta o paralizzata dalle ondate di malvagità. Non sarà debole, confusa o abbattuta da potenze demoniache. Mai! Questa parabola dimostra che Dio avrà un raccolto abbondante e glorioso alla fine. Due su tre tra i servi del Signore arriveranno al giorno del Giudizio carichi di frutti e gioia piena – felici di una grande raccolta. Essi non perderanno terreno, non ce la faranno per un pelo. Piuttosto, essi diranno, “Ho conquistato! Ciò che Dio mi ha dato, l’ho duplicato”. Essi saranno “buoni e fedeli”, non sviati o morti. Non saranno scoraggiati, depressi o demoralizzati; avranno invece la gioia del Signore.
Gesù è “l’uomo che partì per un viaggio” (vedi Matteo 25:14), il quale “dopo lungo tempo” (vedi Matteo 25:19) ritornerà e chiamerà a Sé tutti i Suoi servi. Noi siamo quei servi, i “Suoi”, e i talenti rappresentano la misura di grazia e la rivelazione di Gesù. Abbiamo il comando di andare e seminare questa rivelazione. Alcuni posseggono una rivelazione maggiore di Gesù rispetto ad altri – ma tutti devono seminare.
“ E colui che aveva ricevuto i cinque talenti si fece avanti e ne presentò altri cinque, dicendo: "Signore, tu mi affidasti cinque talenti; ecco, con quelli ne ho guadagnati altri cinque". E il suo signore gli disse: "Bene, buono e fedele servo; tu sei stato fedele in poca cosa; io ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo signore". Poi venne anche colui che aveva ricevuto i due talenti e disse: "Signore, tu mi affidasti due talenti; ecco, con quelli ne ho guadagnati altri due". Il suo signore gli disse: "Bene, buono e fedele servo; tu sei stato fedele in poca cosa; io ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo signore" (Matteo 25:20-23).
Ho intenzione di dimostrarti che la vera Chiesa di Gesù Cristo non sorgerà piagnucolando! Non sarà distrutta o paralizzata dalle ondate di malvagità. Non sarà debole, confusa o abbattuta da potenze demoniache. Mai! Questa parabola dimostra che Dio avrà un raccolto abbondante e glorioso alla fine. Due su tre tra i servi del Signore arriveranno al giorno del Giudizio carichi di frutti e gioia piena – felici di una grande raccolta. Essi non perderanno terreno, non ce la faranno per un pelo. Piuttosto, essi diranno, “Ho conquistato! Ciò che Dio mi ha dato, l’ho duplicato”. Essi saranno “buoni e fedeli”, non sviati o morti. Non saranno scoraggiati, depressi o demoralizzati; avranno invece la gioia del Signore.
Gesù è “l’uomo che partì per un viaggio” (vedi Matteo 25:14), il quale “dopo lungo tempo” (vedi Matteo 25:19) ritornerà e chiamerà a Sé tutti i Suoi servi. Noi siamo quei servi, i “Suoi”, e i talenti rappresentano la misura di grazia e la rivelazione di Gesù. Abbiamo il comando di andare e seminare questa rivelazione. Alcuni posseggono una rivelazione maggiore di Gesù rispetto ad altri – ma tutti devono seminare.