RESTARE FERMI È UN ATTO DI FEDE
Restare fermi non significa essere passivi o affidarsi al fato. Il fato dice: “Che sarà, sarà”. Ma la fede cambia tutto. Restare fermi è un atto di fede, un riposo attivo nelle promesse di Dio, il cessare di ogni domanda, dubbio e lotta inutile.
Da quando sono nel ministero, uno dei maggiori campi di lotta è stato riconoscere la voce di Dio. Credo che questa sia una lotta comune a molti cristiani. “Come faccio a sapere se la voce che sento è quella di Dio o è la mia carne?”
Ogni volta che affronto un bisogno urgente che richiede una risposta, mi rivolgo al Signore in preghiera. Grido: “Padre, la Tua Parola dice che Tu parli al Tuo popolo. Ti prego, Dio, parlami.
Dammi la tua direzione!” E poi cito le promesse della Scrittura:
Paolo dice: “Vi sono, ad esempio, tante varietà di suoni di lingua nel mondo, e nessuno di essi è senza significato” (1 Corinzi 14:10). Ci sono molte voci, fra cui la voce della carne, la voce della volontà, la voce dell’ambizione, e tutte gridano per ottenere la nostra attenzione.
Non importa quanto preghiamo o quanto siamo vicini al Signore, tutti siamo fallibili e commettiamo errori. La nostra carne ha una voce che a volte s’intrometterà.
Lascia che ti dica come Dio mi abbia sostenuto in questa prova di fede. Sono convinto che Dio predisponga e organizzi ogni mia circostanza. Egli ha promesso, mediante un patto, di guidarmi e di condurmi per il Suo Spirito e di preservarmi dalla caduta. Così, ora prego in fede, credendo nella Sua parola per me e resto fermo, aspettando che Lui agisca.
Da quando sono nel ministero, uno dei maggiori campi di lotta è stato riconoscere la voce di Dio. Credo che questa sia una lotta comune a molti cristiani. “Come faccio a sapere se la voce che sento è quella di Dio o è la mia carne?”
Ogni volta che affronto un bisogno urgente che richiede una risposta, mi rivolgo al Signore in preghiera. Grido: “Padre, la Tua Parola dice che Tu parli al Tuo popolo. Ti prego, Dio, parlami.
Dammi la tua direzione!” E poi cito le promesse della Scrittura:
- “Le mie pecore ascoltano la mia voce, io le conosco ed esse mi seguono” (Giovanni 10:27).
- “Le tue orecchie udranno dietro a te una parola che dirà: ‘Questa è la via; camminate in essa’” (Isaia 30:21).
- “Ma la parola è molto vicina a te; è nella tua bocca e nel tuo cuore” (Deuteronomio 30:14).
Paolo dice: “Vi sono, ad esempio, tante varietà di suoni di lingua nel mondo, e nessuno di essi è senza significato” (1 Corinzi 14:10). Ci sono molte voci, fra cui la voce della carne, la voce della volontà, la voce dell’ambizione, e tutte gridano per ottenere la nostra attenzione.
Non importa quanto preghiamo o quanto siamo vicini al Signore, tutti siamo fallibili e commettiamo errori. La nostra carne ha una voce che a volte s’intrometterà.
Lascia che ti dica come Dio mi abbia sostenuto in questa prova di fede. Sono convinto che Dio predisponga e organizzi ogni mia circostanza. Egli ha promesso, mediante un patto, di guidarmi e di condurmi per il Suo Spirito e di preservarmi dalla caduta. Così, ora prego in fede, credendo nella Sua parola per me e resto fermo, aspettando che Lui agisca.