LA PERDITA DELLA PRESENZA DI CRISTO

La chiesa di Efeso descritta in Apocalisse 2 aveva perso la presenza di Cristo in mezzo a loro. Vi scorgo un parallelo col mondo di oggi. Alcune delle persone più indurite che ho conosciuto sono quelle che lavorano nella previdenza sociale e nelle organizzazioni sociali. Sono persone sincere, operai devoti, ma la sofferenza di cui testimoniano quotidianamente è diventata davvero troppo dolorosa da affrontare. Lo stesso può accadere per i cristiani. Ministri e servitori laici vedono talmente tanto dolore e peccato nelle persone alle quali ministrano da indurirsi. Era proprio questo che Gesù stava dicendo al pastore di Efeso: “Una volta eravate così dolci con gli altri. Avevate un tale amore per le persone e le ascoltavate. Ora però fate orecchio da mercante. Trascorrete del tempo con loro, ma vi siete induriti rispetto alle loro crisi. Ministrate loro come facendo qualcosa di gravoso, senza vita. Non ho altra scelta se non rimuovere la Mia presenza da voi”.

Le persone spiritualmente affamate non resteranno dove la presenza di Gesù non è evidente. Essi bramano sentire la Sua vicinanza e, quando non l’avvertono, vanno altrove per sentirla. Ricevo molte lettere con la stessa lamentela: “Non riesco a trovare una chiesa che sia viva nella presenza del Signore”.

Ho testimoniato del tragico sviamento di molti cristiani che si sentono così. Non trovano una chiesa, così finiscono per restare a casa a guardare i telepredicatori. Non mangiano mai carne nella loro dieta spirituale e, col tempo, si raffreddano. Presto abbandonano del tutto la chiesa. Trascurano l’assemblea dei fratelli, usanza contro la quale Ebrei avverte (cfr. Ebrei 10:25).

Vi dico che Dio non accetterà alcuna scusa da tali persone. Gesù può essere il tuo tutto se continuerai nella tua comunione personale con Lui. Non importa in quale condizioni si trovi la tua chiesa, tu devi essere diligente nel donare a Lui del tempo prezioso. Devi abbeverarti a sazietà alla Sua presenza se vuoi che la Sua Parola diventi viva in te. Alla luce di Apocalisse 1-3, ogni credente deve chiedersi: “Le mie buone opere – i miei studi biblici e il mio servizio – mi hanno derubato del tempo con Gesù? Lo desidero ancora come una volta? Oppure ho perso qualcosa?”