PACE CHE PREVALE- Gary Wilkerson

Non è peccato dire, “Signore, questo momento della mia vita è schiacciante e sgradevole. Ho bisogno della Tua forza e del Tuo coraggio”. Egli incoraggia una simile confessione e preghiera. Dio però ha un problema con quei cristiani che dicono, “Mi sono mosso in fede, ma quando ho iniziato a sentire una mancanza di pace, sapevo che non era da parte di Dio, così mi sono fermato”.

Ecco il problema con questa linea di pensiero. Se smettessimo di camminare in fede ogni volta che ci manca la pace, non faremmo mai niente in obbedienza al Signore.
Sì, dovremmo avere una pace che prevale a sostegno di tutto ciò che facciamo. Una pace del genere viene dall’inamovibile Parola di Dio; tuttavia, dobbiamo sapere che se stiamo gestendo gli affari del Padre, la nostra pace verrà scossa di tanto in tanto. Persino un uomo di fede come Giosuè poteva essere scosso, ecco perché Dio gli disse, “Sii forte e fatti animo; non temere” (cfr. Giosuè 1:6, 7 e 9).

So che mio padre, David Wilkerson, non sarebbe mai andato a New York per lavorare con membri di bande se avesse pensato che ogni mancanza di pace fosse Dio che gli diceva di smettere. Ci sono momenti in cui dobbiamo udire la voce di Dio mentre veniamo scossi. Il Suo desiderio per noi in momenti caotici non è di mollare, ma di discernere la voce dello Spirito. Ecco come troviamo pace quando il nostro mondo viene scosso.

Un secolo fa, in Cina, molti missionari fedeli trascorsero decennio dopo decennio, lavorando duramente e con pochissimi mezzi per la loro impresa. Alcuni ebbero solo uno o due convertiti; altri nessuno. Soffrirono per anni condizioni dure e repressive e molti morirono o furono cacciati via. Non c’era motivo di credere che i loro sforzi raggiungessero altro che non fosse un enorme fallimento.

Oggi, decine di milioni di cristiani cinesi adorano Dio solo nella chiesa sotterranea. I sociologi dicono che, entro il 2050, la chiesa cinese sarà più numerosa di tutti i credenti nel resto del mondo.

Gli sforzi di quei missionari furono un fallimento? Assolutamente no. Quei servi fedeli piantarono semi, senza sapere cosa ne sarebbe risultato. E la maggior parte di quei missionari morì senza venire mai a conoscenza dei risultati. Ti esorto, prendi a cuore il loro esempio. Ogni volta che affrontiamo circostanze negative, siamo chiamati ad obbedirgli. I risultati spettano a Lui.