ESSI RIMASERO NELLA BRECCIA
Tutti gli uomini di Dio che fecero cordoglio e che ebbero un cuore spezzato nella Bibbia avevano una cosa in comune: essi s’identificavano coi peccati degli altri!
Non pregarono mai come il pubblicano, “Grazie Signore che io non sono come gli altri”. Essi piangevano per l’adulterio, l’infedeltà e il compromesso ma pregavamo umilmente, “Dio, anche io sono colpevole”. Non colpevoli di peccati grossolani, ma di non essere all’altezza della gloria di Dio.
Esdra pregò, “O mio Dio, io sono confuso e mi vergogno di alzare la mia faccia a te, o mio Dio, poiché le nostre iniquità si sono moltiplicate fin sopra il nostro capo, e la nostra colpa è giunta fino al cielo…Ma dopo tutto quanto ci è venuto addosso a motivo delle nostre azioni malvagie e delle nostre grandi colpe…Eccoci davanti a te con la nostra colpa, benché a causa di essa nessuno può reggere davanti a te!” (Esdra 9:6, 13, 15). “Mentre Esdra pregava e faceva questa confessione, piangendo e prostrato davanti alla casa di Dio” (Esdra 10:1).
Nehemia pregò, “Sì, io e la casa di mio padre abbiamo peccato. Ci siamo comportati molto malvagiamente contro di te” (Nehemia 1:6-7).
Anche Daniele s’identificò coi peccati del popolo di Dio. Pregò, “Abbiamo peccato e abbiamo agito perversamente, siamo stati malvagi e ci siamo ribellati, allontanandoci dai tuoi comandamenti e dai tuoi decreti. Non abbiamo ascoltato i profeti, tuoi servi, che hanno parlato nel tuo nome ai nostri re, ai nostri capi, ai nostri padri e a tutto il popolo del paese…Mentre io stavo ancora parlando, pregando e confessando il mio peccato e il peccato del mio popolo…” (Daniele 9:5-6, 20).
Essi furono tutti uomini santi, immacolati agli occhi di Dio. Non si compromisero né si mischiarono col mondo. Però restarono sulla breccia, confessando i peccati del popolo come pure i loro stessi. Se seguirai lo stesso sentiero di questi uomini e disporrai il tuo cuore come fecero loro a cercare il Signore – digiunando, pregando, piangendo, facendo cordoglio per il peccato – vivrai gli stessi effetti su te stesso. La mano di Dio ti toccherà ed Egli ti manderà la Sua parola. Condividerai il cuore stesso di Dio ed entrerai alla Sua gloriosa presenza. E una volta lì, comprenderai quanto lontani ci troviamo dalla Sua gloria.
Non pregarono mai come il pubblicano, “Grazie Signore che io non sono come gli altri”. Essi piangevano per l’adulterio, l’infedeltà e il compromesso ma pregavamo umilmente, “Dio, anche io sono colpevole”. Non colpevoli di peccati grossolani, ma di non essere all’altezza della gloria di Dio.
Esdra pregò, “O mio Dio, io sono confuso e mi vergogno di alzare la mia faccia a te, o mio Dio, poiché le nostre iniquità si sono moltiplicate fin sopra il nostro capo, e la nostra colpa è giunta fino al cielo…Ma dopo tutto quanto ci è venuto addosso a motivo delle nostre azioni malvagie e delle nostre grandi colpe…Eccoci davanti a te con la nostra colpa, benché a causa di essa nessuno può reggere davanti a te!” (Esdra 9:6, 13, 15). “Mentre Esdra pregava e faceva questa confessione, piangendo e prostrato davanti alla casa di Dio” (Esdra 10:1).
Nehemia pregò, “Sì, io e la casa di mio padre abbiamo peccato. Ci siamo comportati molto malvagiamente contro di te” (Nehemia 1:6-7).
Anche Daniele s’identificò coi peccati del popolo di Dio. Pregò, “Abbiamo peccato e abbiamo agito perversamente, siamo stati malvagi e ci siamo ribellati, allontanandoci dai tuoi comandamenti e dai tuoi decreti. Non abbiamo ascoltato i profeti, tuoi servi, che hanno parlato nel tuo nome ai nostri re, ai nostri capi, ai nostri padri e a tutto il popolo del paese…Mentre io stavo ancora parlando, pregando e confessando il mio peccato e il peccato del mio popolo…” (Daniele 9:5-6, 20).
Essi furono tutti uomini santi, immacolati agli occhi di Dio. Non si compromisero né si mischiarono col mondo. Però restarono sulla breccia, confessando i peccati del popolo come pure i loro stessi. Se seguirai lo stesso sentiero di questi uomini e disporrai il tuo cuore come fecero loro a cercare il Signore – digiunando, pregando, piangendo, facendo cordoglio per il peccato – vivrai gli stessi effetti su te stesso. La mano di Dio ti toccherà ed Egli ti manderà la Sua parola. Condividerai il cuore stesso di Dio ed entrerai alla Sua gloriosa presenza. E una volta lì, comprenderai quanto lontani ci troviamo dalla Sua gloria.